la leggenda della tinassa

Tanto tanto tempo fa gli uomini con uno sforzo immenso riuscirono a costruire un enorme tino, un’opera grandiosa ideata per contenere una straordinaria quantità di vino. Quest’opera, però, suscitò una grande rabbia da parte del Diavolo, che adirato dall’imponenza del grande tino ed invidioso, come sempre degli uomini, decise di distruggerlo, così lo capovolse, rendendolo inutilizzabile per la raccolta dei grappoli d’uva e la successiva vinificazione. Gli uomini delle nostre terre tuttavia continuarono, come ben sappiamo, a produrre il loro vino altrove divenendo famosi per la loro maestria ed anche la "Tinosa" o “Tinassa” continuò ad essere utilizzata: infatti, capovolta e privata del suo fondo forniva un ’ ottima protezione e divenne un imponente castello, conosciuto dai dotti come Moncrescente, ma ancora popolarmente noto come "Tinosa" in ricordo della sua primitiva funzione di grosso tino. Il diavolo, comunque, non rinunciò a ‘metterci la coda’: infatti, quando il castello perse le sue funzioni militari e fu ridotto a rovina, tra le sue antiche mura tornarono a riunirsi le adepte del diavolo, le streghe" che, si dice, ancora oggi si riuniscono qui in certe sere per compiere i loro riti.

Castello di Moncrescente (Tinassa) - Per saperne di più ...

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